Oggi si inaugura un nuovo spazio sul blog riservato alle domande dei nostri lettori. Per cercarle in futuro potrete cliccare sull'etichetta FAQ (Frequently Asked Questions) nella colonna a sinistra.
So che sarete timidi, quindi inizio io (e mi rispondo pure, come diceva qualcuno alla televisione), ma non sarete costretti a fare lo stesso in futuro.
In seguito potrete spedire le vostre domande a: lecuredigenitori@gmail.com.
Chi ce lo fa fare?
Come qualcuno che mi conosce potrà immaginare, mi sto riferendo al mio impegno nel Comitato dei Genitori dell'IC Le Cure, ma vale per tutti quei genitori che variamente e volontariamente si impegnano nella scuola: Rappresentanti dei Genitori a tutti i livelli, membri delle varie commissioni Mensa, Biblioteche, attivisti, ecc...
E' una domanda che ricorre da qualche giorno nella mia mente e vi spiego perché: da un anno e mezzo ho 'impattato' sulla scuola pubblica. Prima non avevo iscritto mio figlio al nido comunale per mancanza di posto, pur avendone uno stupendo proprio davanti a casa ad un tiro di catapulta: potevo spedircelo senza nemmeno dovermi mettere le scarpe.
I miei ricordi della scuola (ormai passati da un'era geologica) sono davvero molto positivi, in un quartiere tranquillo di Firenze, con maestre molto disponibili e un sostegno famigliare straordinario: mia madre e i Decreti Delegati si danno del tu. E' stato quindi molto naturale per me avvicinarmi al Comitato dei Genitori, andare alla prima riunione nel 2012 - di cui ho un bellissimo ricordo - e collaborare con tutte le meravigliose persone che ho conosciuto al suo interno.
Ma (c'è sempre un ma...) fin dal primo incontro c'è stato qualcuno che poneva una domanda - ricorrente, una FAQ*, appunto - che rendeva la vita più complicata a tutti: "Perché bisogna occuparci delle feste, quando ci sono tante altre cose di cui discutere?". Malgrado ogni volta la risposta a me sembrasse più che soddisfacente ("Non ci sono solo le feste e non parliamo solo di eventi, ma questi sono occasione di incontro di tutti i genitori dell'Istituto Comprensivo, che è nato da poco e ancora non ha un'identità comune a tutti i plessi"), ad ogni riunione sentivo fare sempre la solita domanda/velata critica.
Dato che anch'io penso che non ci siano solo feste ed eventi, ho aiutato nell'organizzazione e partecipato a questi, ma ho anche - parallelamente - studiato per conoscere gli organi collegiali, ho contattato e sono andata agli incontri serali dell'AGe toscana per la creazione di un Tavolo dei Presidenti del Consiglio di Istituto, assistito come uditore alle riunioni del Consiglio di Istituto (qualcuna l'ho persa, ma proprio per gravissimi motivi), scambiato opinioni con altri genitori, partecipato alla Commissione Mensa della mia scuola, pulito la Casina del Comitato più di quanto faccia in casa mia, creato uno strumento di informazione (questo blog e la pagina facebook) del Comitato, risposto a mail anche notturne, da quest'anno cerco di non sfigurare nel ruolo di Segretario del Comitato (anche se chi mi ha preceduto è davvero inarrivabile) e passo alcune nottate a scrivere e ritoccare verbali.
E sapete una cosa? Non sono l'unica: siamo in tanti!
Per tornare alla domanda iniziale (per gli smemorati era "Chi ce lo fa fare?") e a quel po' di scoramento che prende ogni volta che vi sembra che non valga la pena sottrarre tempo alla famiglia, al lavoro, ad un hobby, per dedicarvi al Comitato dei Genitori o agli altri importanti impegni nella scuola, pensate che la mela non cade mai lontana dall'albero e la partecipazione alla vita sociale non si insegna: si assorbe.
Serena Berti
Segretario del Comitato dei Genitori IC Le Cure
* FAQ non mi piace molto, ha una brutta assonanza e avrei preferito usare la nostra bella lingua, ma ormai sulla rete è conosciuto anche da chi non mastica l'inglese, quindi lo lascio, che ne pensate?
Nessun commento:
Posta un commento