Potete
leggerla e darmi suggerimenti? Pensavo che potevamo mandarla ai
candidati toscani di tutte le forze politiche in gioco, come
provocazione... e se ce la facessimo ad organizzarlo per tempo,
potremmo invitarli anche ad un confronto diretto di persona.
Certamente
prima di prendere qualsiasi decisione in merito la porteremo comunque
in assemblea (il 5 febbraio), perché tutti i presenti
possano dire la loro, e se sono d'accordo nell'idea di spedire questa
lettera, allora la spediamo,
Maria
Fantappiè
"Gentili candidati,
siamo un Comitato di
Genitori costituitosi il 2 Dicembre 2011 presso l’Istituto
Comprensivo Didattico Le Cure di Firenze, con sede presso la Scuola
Garibaldi in Via Goito 20. Il Comitato è una struttura democratica e
indipendente da ogni movimento politico e/o partitica e
confessionale, é privo d’ogni scopo di lucro.
I tre scopi costitutivi
del Comitato sono: la promozione in tutte le sedi dell’insegnamento,
nella scuola pubblica; la promozione presso ogni sede istituzionale
della centralità del Bambino e del Ragazzo nella scuola pubblica;
l’educazione civica alla convivenza tra le persone basata sulla
conoscenza di tutte le culture e le fedi religiose nell’ottica di
società moderna multietnica e multi confessionale: la collaborazione
tra scuola e famiglia nel rispetto reciproco del ruolo di ciascun
membro, al fine di risolvere i problemi legati alla vita scolastica
in generale o di natura logistica relativi alla struttura scolastica
(sicurezza, spazi, trasporti, ecc.), e al fine di farsi portavoce di
eventuali problemi e formulando proposte da sottoporre agli Organi
Istituzionali.
Con questa lettera siamo
portavoci presso di voi dell’Urlo della Scuola Pubblica, da troppi
anni, ormai, massacrata dalle politiche di tagli alla spesa pubblica,
portate avanti con continuità negli ultimi anni da governi dei più
vari orientamenti. Per fare solo alcuni esempi, a causa dei tagli
all’istruzione pubblica, le ore di docenza sono state tagliate e
dunque molte scuole non fanno più il tempo pieno, le compresenza
degli insegnanti, necessarie per attività didattiche impegnative,
sono estremamente ridotte, il personale ausiliario è insufficiente a
controllare la sicurezza delle scuole e nello stesso tempo mantenere
i locali puliti, il rapporto fra numero di insegnanti e alunni è
sempre minori con classi sempre più numerose, è stato tagliato
l’insegnante di inglese specializzato nelle scuole primarie, sono
state ridotte nella scuola primaria le ore di matematica (mentre
quelle di insegnamento della religione cattolica sono state
aumentate).
Il punto di partenza è a
nostro avviso il diritto all’istruzione pubblica sancito dalla
Carta Costituzionale Italiana, accessibile a tutti e non
confessionale. Il punto di partenza è la nostra consapevolezza che
il migliore investimento per il futuro del nostro paese è proprio
l’istruzione dei nostri figli, e che viceversa i tagli
all’istruzione pubblica siano il metodo migliore per giungere al
declino del paese. Con queste premesse riteniamo che il diritto
costituzionale all’istruzione pubblica rimanga solo sulla carta, se
non si fanno investimenti pubblici adeguati a sostenere un servizio
pubblico di qualità. Riteniamo, inoltre, che l’istruzione
pubblica, in quanto tale, cioè in quanto patrimonio dei tutti i
cittadini, possa essere garantita solo mantenendo la partecipazione
attiva e democratica di tutti coloro che vi partecipano, e cioè
alunni, personale docente e non docente, genitori. Per questo motivo
contestiamo alla base il disegno di legge n. 953/2012 (ex
Aprea-Ghizzone)
Noi genitori,
costituendoci come Comitato, e anche in forma singola, sosteniamo
tutti i giorni la Scuola Pubblica, sia economicamente, sia rendendo
disponibili in forma volontaria le nostre competenze e il nostro
tempo.
Ci chiediamo, invece, in
quale forma il governo che avete in mente pensa di garantire e/o
ripristinare il diritto costituzionale all’Istruzione Pubblica. "
Buongiorno Maria, buongiorno colleghi genitori,
RispondiEliminaMi era piaciuta subito l'idea di sollecitare i candidati (primarie o politiche, vanno bene tutte!!) a rispondere alle nostre istanze! Insieme alla lettera, che ne direste di preparare 5-10 domande su questioni specifiche (i punti deboli risultanti dai vari tagli), che poi potremmo utilizzare come 'volantino/manifesto' della nostra protesta "La scuola che vorrei"?
Potremmo coinvolgere e far partecipare un po' tutti alla stesura dei punti. Una domanda potrebbe anche essere posta da un bimbo! Visto che le elezioni sono a breve, ci converrebbe mandare già in giro una mail ai genitori in cui si anticipa che vogliamo far queste domande e che raccogliamo i pareri di tutti. (Es. Come cambia la vostra giornata dopo i tagli?).
Che ne dite?
A presto,
Serena
ho letto il discorso di Calamandrei del 1950 sulla scuola pubblica e mi è piaciuto molto, tanto che lo adotterei come manifesto del nostro Comitato; in ogni caso mi piacerebbe che fosse pubblicato sul blog nella speranza che in molti lo possano leggere, per capire l'importanza della scuola pubblica e la sua funzione di formare una classe dirigente di qualità per il futuro, o i rischi delle scuole "di parte" private (della libertà di pensiero)
RispondiEliminapotrebbe essere anche una bella introduzione nel caso si facesse questo incontro con i fantastici candidati che verrebbero a spiegarci lalloro fantastica idea di scuola pubblica
saluti a tutti
Raffaele