venerdì 25 gennaio 2013

Bozza di lettera ai candidati alle elezioni politiche


Potete leggerla e darmi suggerimenti? Pensavo che potevamo mandarla ai candidati toscani di tutte le forze politiche in gioco, come provocazione... e se ce la facessimo ad organizzarlo per tempo, potremmo invitarli anche ad un confronto diretto di persona.
Certamente prima di prendere qualsiasi decisione in merito la porteremo comunque in assemblea (il 5 febbraio), perché tutti i presenti possano dire la loro, e se sono d'accordo nell'idea di spedire questa lettera, allora la spediamo,
Maria Fantappiè

"Gentili candidati,

siamo un Comitato di Genitori costituitosi il 2 Dicembre 2011 presso l’Istituto Comprensivo Didattico Le Cure di Firenze, con sede presso la Scuola Garibaldi in Via Goito 20. Il Comitato è una struttura democratica e indipendente da ogni movimento politico e/o partitica e confessionale, é privo d’ogni scopo di lucro.
I tre scopi costitutivi del Comitato sono: la promozione in tutte le sedi dell’insegnamento, nella scuola pubblica; la promozione presso ogni sede istituzionale della centralità del Bambino e del Ragazzo nella scuola pubblica; l’educazione civica alla convivenza tra le persone basata sulla conoscenza di tutte le culture e le fedi religiose nell’ottica di società moderna multietnica e multi confessionale: la collaborazione tra scuola e famiglia nel rispetto reciproco del ruolo di ciascun membro, al fine di risolvere i problemi legati alla vita scolastica in generale o di natura logistica relativi alla struttura scolastica (sicurezza, spazi, trasporti, ecc.), e al fine di farsi portavoce di eventuali problemi e formulando proposte da sottoporre agli Organi Istituzionali.
Con questa lettera siamo portavoci presso di voi dell’Urlo della Scuola Pubblica, da troppi anni, ormai, massacrata dalle politiche di tagli alla spesa pubblica, portate avanti con continuità negli ultimi anni da governi dei più vari orientamenti. Per fare solo alcuni esempi, a causa dei tagli all’istruzione pubblica, le ore di docenza sono state tagliate e dunque molte scuole non fanno più il tempo pieno, le compresenza degli insegnanti, necessarie per attività didattiche impegnative, sono estremamente ridotte, il personale ausiliario è insufficiente a controllare la sicurezza delle scuole e nello stesso tempo mantenere i locali puliti, il rapporto fra numero di insegnanti e alunni è sempre minori con classi sempre più numerose, è stato tagliato l’insegnante di inglese specializzato nelle scuole primarie, sono state ridotte nella scuola primaria le ore di matematica (mentre quelle di insegnamento della religione cattolica sono state aumentate).
Il punto di partenza è a nostro avviso il diritto all’istruzione pubblica sancito dalla Carta Costituzionale Italiana, accessibile a tutti e non confessionale. Il punto di partenza è la nostra consapevolezza che il migliore investimento per il futuro del nostro paese è proprio l’istruzione dei nostri figli, e che viceversa i tagli all’istruzione pubblica siano il metodo migliore per giungere al declino del paese. Con queste premesse riteniamo che il diritto costituzionale all’istruzione pubblica rimanga solo sulla carta, se non si fanno investimenti pubblici adeguati a sostenere un servizio pubblico di qualità. Riteniamo, inoltre, che l’istruzione pubblica, in quanto tale, cioè in quanto patrimonio dei tutti i cittadini, possa essere garantita solo mantenendo la partecipazione attiva e democratica di tutti coloro che vi partecipano, e cioè alunni, personale docente e non docente, genitori. Per questo motivo contestiamo alla base il disegno di legge n. 953/2012 (ex Aprea-Ghizzone)
Noi genitori, costituendoci come Comitato, e anche in forma singola, sosteniamo tutti i giorni la Scuola Pubblica, sia economicamente, sia rendendo disponibili in forma volontaria le nostre competenze e il nostro tempo.
Ci chiediamo, invece, in quale forma il governo che avete in mente pensa di garantire e/o ripristinare il diritto costituzionale all’Istruzione Pubblica. "


2 commenti:

  1. Buongiorno Maria, buongiorno colleghi genitori,
    Mi era piaciuta subito l'idea di sollecitare i candidati (primarie o politiche, vanno bene tutte!!) a rispondere alle nostre istanze! Insieme alla lettera, che ne direste di preparare 5-10 domande su questioni specifiche (i punti deboli risultanti dai vari tagli), che poi potremmo utilizzare come 'volantino/manifesto' della nostra protesta "La scuola che vorrei"?
    Potremmo coinvolgere e far partecipare un po' tutti alla stesura dei punti. Una domanda potrebbe anche essere posta da un bimbo! Visto che le elezioni sono a breve, ci converrebbe mandare già in giro una mail ai genitori in cui si anticipa che vogliamo far queste domande e che raccogliamo i pareri di tutti. (Es. Come cambia la vostra giornata dopo i tagli?).
    Che ne dite?
    A presto,
    Serena

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  2. ho letto il discorso di Calamandrei del 1950 sulla scuola pubblica e mi è piaciuto molto, tanto che lo adotterei come manifesto del nostro Comitato; in ogni caso mi piacerebbe che fosse pubblicato sul blog nella speranza che in molti lo possano leggere, per capire l'importanza della scuola pubblica e la sua funzione di formare una classe dirigente di qualità per il futuro, o i rischi delle scuole "di parte" private (della libertà di pensiero)
    potrebbe essere anche una bella introduzione nel caso si facesse questo incontro con i fantastici candidati che verrebbero a spiegarci lalloro fantastica idea di scuola pubblica
    saluti a tutti
    Raffaele

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